martedì 14 agosto 2012

Agosto, mese degli abbandoni di cani Ecco che cosa fare se li si incontra


I consigli dei veterinari dell'Ulss 8 di Asolo

In Italia si calcola siano circa 100 mila i cani abbandonati ogni anno. L’estate è la stagione più a rischio e
la settimana di Ferragosto quella in cui s’impennano le probabilità di alimentare il fenomeno del randagismo, con il conseguente pericolo di aggressioni, incidenti stradali o trasmissione di malattie. Lo ricordano i veterinari dell’Ulss 8 di Asolo (Treviso), che spiegano cosa fare in caso di avvistamento di un cane randagio o abbandonato. La prima regola è informare la polizia locale del Comune in cui si trova l’animale, il 118 o il servizio veterinario dell’Asl di competenza. Gli operatori provvederanno al recupero del cane e alla consegna al canile sanitario.

L’azienda sanitaria veneta ricorda ai proprietari che la scelta di tenere un animale deve essere ponderata, responsabile e consapevole dei doveri legati al possesso e i diritti del cane. Nello specifico - sottolinea l’Ulss 8 in una nota - il proprietario è tenuto all’identificazione dell’animale e alla sua iscrizione all’anagrafe canina, cui si aggiunge l’obbligo della custodia del cane e il rispetto delle 5 libertà fondamentali degli animali: libertà dalla sete, dalla fame e dalla malnutrizione; libertà dal disagio termico e fisico; libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie; libertà dalla paura e dallo stress; libertà di manifestare i comportamenti propri della specie. Il non rispetto di queste libertà si può configurare nel reato di maltrattamento, come previsto dalla legge 189 /2004.

Al momento del ritrovamento del cane, dopo la segnalazione dell’utente o della polizia urbana, viene coinvolto il servizio Asl che ha il compito di recarsi sul posto. Se l’animale è dotato di microchip e quindi è stato inserito nell’anagrafe canina, il veterinario provvederà alle verifiche del caso e all’identificazione del proprietario il quale viene contattato immediatamente per il recupero. Nel caso in cui non sia immediatamente rintracciabile, il cane viene trasferito presso il canile (l’Ulss 8 ha una convenzione con la struttura di Ponzano Veneto), dove rimarrà fino al recupero da parte del proprietario che è tenuto a pagare anche la quota per la custodia del cane al canile.

Se invece il cane è sprovvisto di microchip e quindi non identificabile, il veterinario Asl provvederà a trasferirlo al canile dove rimarrà finchè qualcuno non vorrà adottarlo. In quest’ultimo caso, le spese di custodia presso il canile sono a carico del Comune in cui l’animale è stato ritrovato. L’Ulss 8 ricorda infine che, anche per il 2012, il proprietario è tenuto all’obbligo di sottoporre il cane a vaccinazione antirabbica.

http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/465366/

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