martedì 14 agosto 2012

Esplode debito pubblico, 2 miliardi nonostante l'Imu


Il debito pubblico italiano continua a crescere, divorandosi tutto. A giugno tocca i suoi nuovi massimi storici a 1972,9 miliardi di euro dai 1966,3 di maggio. A pesare sulla finanza italiana sono non solo gli interessi

Il debito pubblico italiano continua a crescere, divorandosi tutto. A giugno tocca i suoi nuovi massimi storici a 1.972,9 miliardi di euro dai 1966,3 di maggio. Mentre dalla Germania arrivano indiscrezioni dal sito del quotidiano finanziario Handelsbatt , secondo cui la Corte Costituzionale tedesca potrebbe far slittare oltre il 12 settembre la sua decisione sul fondo salvastati. Causa, l'ingorgo di ricorsi del fronte euroscettico portati alla Corte.
Tornando al debito pubblico italiano, a pesare sulla finanza italiana sono non solo gli interessi ma anche per il contributo al Fondo di salvataggio europeo (Efsf). E secondo la Banca d'Italia, le maggiori entrate tributarie dei primi sei mesi dell'anno non sono state in grado di ridurre la montagna dei debiti che grava sulla testa e sulle spalle degli italiani. Per essere chiari, i salassi da Imu e da aumento delle accise sulla benzina, sono state inghiottite senza che il debito scendesse di un minimo.
I dati sono stati pubblicati nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica, che mensilmente rileva le entrate e le uscite delle casse dello Stato.
Il debito delle Amministrazioni pubbliche a giugno - si legge nello specifico - è aumentato di 6,6 miliardi rispetto al mese precedente. Da una parte c'è stato l'incremento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (di 10,3 mld, a 46,1 mld) e dall'altra gli scarti di emissione (1,7 mld), che hanno più che compensato l'avanzo di 5,4 mld registrato nel mese. Quest'ultimo è stato ridotto (e di conseguenza il debito accresciuto) per 0,2 mld (1,4 mld nello stesso mese del 2011) dalla quota di pertinenza dell'Italia delle erogazioni effettuate dall'European financial stability facility (Efsf).
Ieri il Tesoro è riuscito a collocare sul mercato tutti gli otto miliardi di euro di BoT a un anno, registrando un rendimento medio del 2,767%, di poco superiore al 2,697% dell'asta di luglio. Buona la domanda, che ha superato di 1,69 volte l'importo offerto, in rialzo rispetto all'1,55 del mese scorso. Benino, ma mai quanto fatto dai tedeschi, che ieri hanno chiuso un'asta di titoli pubblici, collocando Bund a sei mesi per 3,77 miliardi di euro, con un rendimento negativo di 0,0499%. La domanda è stata superiore a 1,3 volte l'importo offerto, ha reso noto la Bundesbank in un comunicato.
Le borse europee hanno risentito dai dati del Pil del Giappone, che nel secondo trimestre è cresciuto meno delle previsioni. Piazzaffari ha chiuso in negativo a -0,11% assieme alle altre borse del Vecchio continente, a esclusione di Madrid.


http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8271/

1 commento:

  1. Il presidente Berlusconi voleva ridurlo ed aveva un piano per farlo. I poteri forti l'hanno stroncato.
    Antonio Gabriele Fucilone

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