venerdì 17 agosto 2012

Messina, intimidazioni contro i ragazzi di Addiopizzo


I volontari hanno ricevuto insulti e minacce da parte degli esponenti del ''Comitato Vara'' che organizza la processione dell'Assunta il giorno di Ferragosto.
''Hanno strappato i nostri volantini. Ci hanno insultato e urlato parole irripetibili. Hanno gridato che a Messina la mafia non esiste. Ci hanno seguito all'interno di un bar e ci hanno minacciato''. La città è Messina e la denuncia è dei ragazzi di "Addiopizzo". Ricevuti insulti e minacce, i ragazzi sono andati a denunciare l'accaduto in Questura, e la Procura ha aperto un fascicolo. A minacciare i giovani dell'associazione antiracket messinese, esponenti del ''Comitato Vara'' che organizza la processione dell'Assunta il giorno di Ferragosto. L'attenzione dei magistrati si è posata su tre suoi esponenti, identificati dalla polizia. Sono stati loro a intimidire i ragazzi di ''Addiopizzo''. I ragazzi - e tra loro anche alcuni minorenni - martedì sera, mentre distribuivano volantini a margine della processione della Vara.

''Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia'', diceva il volantino distribuito ai commercianti della città, nel giorno della festa più attesa dai messinesi. A Messina, molti commercianti sono vittima del racket. ''Il Comitato ''Addiopizzo'' Messina nel giorno della più importante festa della Città dello Stretto ha voluto ricordare a cittadini e alle istituzioni quanto è radicata e presente la mafia a Messina'', dice Enrico Pistorino, di "Addiopizzo", dopo l'accaduto. ''il volantino - aggiunge - voleva essere allo stesso tempo un omaggio alla Vara, una preghiera, una denuncia ed una dichiarazione di impegno ''- A Messina, come a Palermo e Catania, il documento distribuito dai ragazzi, e che ha tanto "disturbato" i tre personaggi identificati dalla polizia, si chiudeva con lo slogan che è diventato il messaggio ricorrente dell'azione antiracket: ''Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità".

Non mettiamo la polvere sotto il tappeto, è la sostanza dell'invito dei giovani antimafia, a Messina la mafia c'è ed è radicata. Del resto diverse inchieste hanno dato conferma delle infiltrazioni mafiose nell'economia, nella politica e nel tessuto sociale della città, con passaggi di cronaca inquietanti e con scenari difficili da svelare. E nel passato, tutto è stato reso più torbido dalla congiunzione di mafia, politica, economia, poteri forti e massoneria. Intreccio che ha attraversato pesantemente anche l'università.

L'episodio di Messina conferma anche che a Palermo come a Napoli e in ogni zona che vive con la pesante ipoteca di mafia, camorra e'ndrangheta, spesso la presenza quotidiana del crimine organizzato si appalesa all'ombra degli eventi di fede. Le mani su tutto.
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=31981&typeb=0&Messina-intimidazioni-contro-i-ragazzi-di-Addiopizzo

Nessun commento:

Posta un commento